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Tutto quello che devi sapere sul Piano Didattico Personalizzato

La nostra rubrica non poteva che iniziare con un tema importantissimo per quanto riguarda le difficoltà di apprendimento a scuola ma che purtroppo solleva ancora molti dubbi tra genitori e studenti: il Piano Didattico Personalizzato. 

Spesso si pensa che sia un documento redatto dalla scuola e che il genitore abbia solo l’onere di acconsentire a quanto scritto e firmarlo. 

In realtà non è qualcosa che riguarda solo gli insegnati, anzi, riguarda te genitore e soprattutto tuo figlio molto da vicino!

In questo articolo proviamo a rispondere alle domande che spesso può farsi un genitore come te.


1. CHE COS’É IL PDP?

Il Piano didattico personalizzato (PDP) è un contratto tra scuola e famiglia, per organizzare un percorso mirato, in conformità alla legge n. 170/10, per gli alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA).

Tale documento ha dunque pieno valore legale e quanto in esso stabilito dev’essere garantito anche in sede di verifiche e di esami finali di qualsiasi ordine e grado. 

Lo scopo del PDP è consentire allo studente il raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni, garantendo quindi l’apprendimento e il raggiungimento delle competenze didattiche adeguate al termine di ogni anno scolastico.

2. É SOLO PER I DSA?

Il PDP è obbligatorio per gli studenti DSA, tuttavia gli insegnanti possono prevedere la sua stesura con validità annuale anche per altri tipi di Bisogni Educativi Speciali (BES) come ad esempio studenti con ADHD, alunni stranieri o con disagi socio-culturali.

3. CHI DEVE REDIGERE IL PDP?

Il PDP viene redatto dagli insegnanti dopo aver acquisito la diagnosi specialistica presentata dai genitori. 

Il coordinatore ha il compito di incontrare la famiglia e raccogliere le informazioni sull’alunno. È consigliato anche il confronto con l’alunno stesso e le figure professionali che lo seguono al di fuori dell’orario scolastico così da definire un documento realmente personalizzato ed efficace.
Inoltre, ogni insegnante deve, rispetto alla propria materia, compilare la parte del documento con le osservazioni, gli strumenti compensativi e dispensativi che intende adottare e le modalità di verifica e valutazione che metterà in atto.

4. QUANDO VA REDATTO?

La stesura del PDP deve avvenire all’inizio di ogni anno scolastico ed entro la fine del mese di novembre deve essere firmato dagli insegnanti e dai genitori.

5. COSA DEVE CONTENERE IL PDP?

  • dati generali con l’analisi della situazione dell’alunno
  • il livello delle competenze raggiunte nelle diverse aree disciplinari
  • gli obiettivi e i contenuti d’apprendimento previsti per l’anno scolastico e la metodologia cioè le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati
  • le modalità di verifica scritta e orale per le diverse materie
  • la valutazione in itinere e finale specificandone le modalità in cui avviene
  • rapporti con la famiglia, in particolare il sostegno della famiglia nello studio a casa

6. COSA SONO LE MISURE DISPENSATIVE?

Strumenti e modalità didattiche per i quali lo studente viene dispensato, in base alle sue difficoltà, perchè costituirebbero un ostacolo all’apprendimento (ad esempio un alunno dislessico può essere esonerato dalla lettura ad alta voce).

7. COSA SONO LE MISURE COMPENSATIVE?

Strumenti e metodologie che permettono allo studente una didattica più accessibile, sempre in conformità alle sue difficoltà (ad esempio l’uso di mappe, calcolatrice o del PC).

8. RIMANE SEMPRE UGUALE?

Assolutamente no. Può essere modificato e aggiornato durante tutto l’anno scolastico, in accordo tra le parti.

Diventa molto importante monitorare e aggiornare la sua efficacia perchè sia realmente utile allo studente.

9. QUAL É IL RUOLO DEI GENITORI IN TUTTO QUESTO?

È importantissimo leggere molto bene il PDP prima di firmarlo. Se non ti è chiaro o qualcosa non ti convince chiedi di portarlo a casa e rivedilo con calma insieme al tutor che segue tuo figlio. Decidete assieme se sono necessarie delle modifiche o delle precisazioni e, quando possibile, coinvolgi anche tuo figlio nella discussione. 

Ricordati: Chi meglio di voi genitori e del tutor che lo segue sa di cosa ha realmente bisogno tuo figlio?!

10. COSA SI PUO’ FARE SE NON VIENE RISPETTATO?

A volte può capitare che alcuni insegnanti non rispettino o seguano solo in parte le indicazioni inserite nel PDP. 

È importante in questo caso ricordare che il PDP è previsto dalla legge e che ogni docente ha firmato questo documento.

Se non viene applicato quanto scritto, puoi avvisare il Dirigente Scolastico, il Coordinatore di classe e il Referente per i DSA. Eventualmente, se la situazione non cambia, si possono intraprendere vie legali.


Speriamo di averti chiarito un po’ di dubbi, ciò che ci interessa sottolineare è che il PDP deve esserepersonalizzato, ovvero deve rispecchiare tuo figlio, le sue difficoltà e le sue potenzialità. 

Non accettare PDP che possono andare bene per tutti, stile “copia e incolla”, deve essere fatto su misura per lui. Solo così sarà veramente efficace!

Debora e Valentina  – Tutor dell’apprendimento